Il “decreto incentivi 2010” appena pubblicato prevede contributi per l’acquisto di abitazioni di nuova costruzione, che rientrino nelle categorie di consumo energetico “A” e “B”.
I fondi disponibili sono limitati ed è prevista una procedura dettagliata che coinvolge il venditore e l’acquirente dell’abitazione.
Di seguito riportiamo una prima informazione, in attesa dei provvedimenti di attuazione.
Lo studio resta a disposizione per per ogni utile chiarimento.
Il decreto 26 marzo 2010
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Tempi e modi
A partire dal sei aprile 2010 sarà in vigore il decreto legge n. 40 del 25 marzo 2010 che prevede incentivi per i settori in crisi, per promuovere l’acquisto di beni con alte prestazioni energetiche (elettrodomestici, motocicli, macchine agricole ed anche abitazioni).
I contributi valgono per le case da adibire ad abitazione principale della famiglia acquistate dopo il giorno 6 aprile 2010.
Per le case promesse in vendita e non ancora cedute, occorre la stipula del contratto preliminare (registrato e trascritto) ed il certificato energetico.
Di che cosa si tratta
Gli incentivi sono concessi per l’acquisto di abitazioni nuove, che ricadano nelle classi energetiche “A” e “B” (ad alta efficienza energetica).
Questa classificazione deve risultare dal certificato energetico, rilasciato dal costruttore e da allegare all’atto di compravendita.
Questi incentivi sono cumulabili con altre agevolazioni già esistenti (ad esempio, con le detrazioni del 55% e del 36%).
A quanto ammontano gli incentivi
Gli incentivi ammontano:
- per gli immobili in classe B, ad 83 euro per mq (di superficie utile esclusi balconi, cantine, soffitte ed autorimesse) con limite massimo di euro 5000;
- per gli immobili in classe A, a 116 euro per mq (di superficie utile esclusi balconi, cantine, soffitte ed autorimesse) con limite massimo di euro 7000.
Come usufruire degli incentivi
Almeno venti giorni prima della stipula del contratto definitivo di vendita, il venditore deve prenotare i contributi presso Poste Italiane (ente incaricato dal ministero dello sviluppo economico per erogare i benefici, in base ad una convenzione al momento non ancora firmata).
Il contratto di compravendita deve riportare la richiesta dei benefici, con allegazione del certificato energetico e l’acquirente deve produrre (anche se single) certificato di stato di famiglia.
L’acquirente paga un prezzo scontato dell’importo del contributo e Poste accrediteranno al venditore la somma una volta provveduto l’iter procedimentale.
Entro quarantacinque giorni dalla stipula del contratto, l’acquirente trasmette copia del contratto al Ministero (per tramite di Poste Italiane).
L’erogazione del contributo avviene con bonifico.
Il contributo verrebbe revocato e verrebbe irrogata una sanzione fino a 4 volte l’incentivo fruito, se la documentazione risultasse incompleta, ovvero i tempi non fossero rispettati ovvero emergessero dichiarazioni mendaci.